Georges Romathier
Lyon, 1927 - Boscamnant, Francia, 2017
Dopo gli studi secondari nella città natale lavora isolato fino al 1952 quando arriva a Parigi e comincia a partecipare alle attività dell’Atelier du Verbois dove riceve i consigli di Jean Lombard. Vive e lavora a Magny-en-Vexin.
Senza seguire precise correnti pittoriche, Romathier porta avanti da solo le sue ricerche concentrandosi sul paesaggio che lo circonda. Le basi da cui parte sono le sensazioni personali e ciò che colpisce la sua attenzione sono gli alberi, le colline, i rilievi, il cielo, l’azione del vento.
Esegue numerosi acquerelli e tempere che riprende poi in Atelier.
Con vigorosi colpi di pennello si dedica al paesaggismo astratto. Le sue opere evocano quelle di Jean Messagier, con la differenza che Romathier usa una materia spessa e densa.
Espone per la prima volta a Lione nel 1954 in occasione di una mostra collettiva.
Dal 1957 al 1964 ha un contratto di esclusiva con la Galerie Pierre Loeb di Parigi e nel 1958 comincia a partecipare al Salon du Sud Est a Lione dove esporrà fino al 1963. Nel 1958 espone anche a New York e l’anno seguente partecipa alla mostra “Huit peintres de Trente ans à Paris”.
Nel 1963 partecipa alla mostra “Artistes et decouvreurs de notre temps” presso la Galerie Claude Bernard di Parigi e inaugura una serie di importanti occasioni espositive : Premier Salon International des Galerie Pilotes, Losanna (1964); "Cent ans de peinture lyonnaise ", Musée d’Annency (1965); "Donner à voir , le paysage ", Galerie Zunini, Parigi (1966).
Partecipa inoltre a diversi Salons : Salon de Mai (dal 1958 al 1965), des Réalités Nouvelles (dal 1960 al 1976 e nel 1984), Grands et jeunes d’aujourd’hui (1964-65).
Tra le personali si ricordano quelle tenutasi alla Galerie Kriegel di Parigi nel 1963; alla Galerie Nane Stern nel 1972, ’75 e ’78; alla Galerie Etienne de Causans nel 1973, ’77, ’83, ’86, 88; alla Galerie Bellint nel 1983 e 1986; alla Galerie Claude Aubry nel 1979 e 1986.
Tra le esposizioni recenti si ricordano quelle da Leif Stähle nel 1990 e 1991.
Dal 1974 pratica l’acquerello e più recentemente l’inchiostro di china.
Negli ultimi vent’anni, durante l’estate, lavora a Egalyères per poi trasferirsi nella regione Charente.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Le Havre
Lione
Parigi (Musée d’Art Moderne de la ville)
Saint Etienne
Bibliografia :
E. Bénezit, Dictionnaire critique et documentaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Paris, Librairie Gründ, 1976 ; L. Harambourg, L’Ecole de Paris, 1945-1965, Neuchâtel, Ides & Calendes, 1993
© Georges Romathier, by SIAE 2025
Senza seguire precise correnti pittoriche, Romathier porta avanti da solo le sue ricerche concentrandosi sul paesaggio che lo circonda. Le basi da cui parte sono le sensazioni personali e ciò che colpisce la sua attenzione sono gli alberi, le colline, i rilievi, il cielo, l’azione del vento.
Esegue numerosi acquerelli e tempere che riprende poi in Atelier.
Con vigorosi colpi di pennello si dedica al paesaggismo astratto. Le sue opere evocano quelle di Jean Messagier, con la differenza che Romathier usa una materia spessa e densa.
Espone per la prima volta a Lione nel 1954 in occasione di una mostra collettiva.
Dal 1957 al 1964 ha un contratto di esclusiva con la Galerie Pierre Loeb di Parigi e nel 1958 comincia a partecipare al Salon du Sud Est a Lione dove esporrà fino al 1963. Nel 1958 espone anche a New York e l’anno seguente partecipa alla mostra “Huit peintres de Trente ans à Paris”.
Nel 1963 partecipa alla mostra “Artistes et decouvreurs de notre temps” presso la Galerie Claude Bernard di Parigi e inaugura una serie di importanti occasioni espositive : Premier Salon International des Galerie Pilotes, Losanna (1964); "Cent ans de peinture lyonnaise ", Musée d’Annency (1965); "Donner à voir , le paysage ", Galerie Zunini, Parigi (1966).
Partecipa inoltre a diversi Salons : Salon de Mai (dal 1958 al 1965), des Réalités Nouvelles (dal 1960 al 1976 e nel 1984), Grands et jeunes d’aujourd’hui (1964-65).
Tra le personali si ricordano quelle tenutasi alla Galerie Kriegel di Parigi nel 1963; alla Galerie Nane Stern nel 1972, ’75 e ’78; alla Galerie Etienne de Causans nel 1973, ’77, ’83, ’86, 88; alla Galerie Bellint nel 1983 e 1986; alla Galerie Claude Aubry nel 1979 e 1986.
Tra le esposizioni recenti si ricordano quelle da Leif Stähle nel 1990 e 1991.
Dal 1974 pratica l’acquerello e più recentemente l’inchiostro di china.
Negli ultimi vent’anni, durante l’estate, lavora a Egalyères per poi trasferirsi nella regione Charente.
Musei in cui sono conservate le sue opere:
Le Havre
Lione
Parigi (Musée d’Art Moderne de la ville)
Saint Etienne
Bibliografia :
E. Bénezit, Dictionnaire critique et documentaire des Peintres, Sculpteurs, Dessinateurs et Graveurs, Paris, Librairie Gründ, 1976 ; L. Harambourg, L’Ecole de Paris, 1945-1965, Neuchâtel, Ides & Calendes, 1993
© Georges Romathier, by SIAE 2025
