Emilio Rodriguez-Larrain
Lima, 1928 - Distretto di Chorillos, 2015
Tra gli anni 1959-60 nelle opere di Emilio Rodriguez-Larrain emergono dalla memoria i segni e i simboli evocativi dell’antica arte peruviana; il pittore scopre il senso e l’aspetto della terra amata realizzando composizioni vibranti e concrete al tempo stesso; le figure geometriche sono colme di segreta malinconia, gli accostamenti tonali comunicano eleganza intellettuale, finezza emotiva, unione tra fantasia e razionalità. Egli crea opere multiforme e inesauribili, seguendo il comportamento della natura; nella sensibilità visionaria di Emilio Rodriguez-Larrain c'è spazio sia per la creazione materiale che per presenze oggettive richiamando la precisione geometrica.
Emilio Rodriguez-Larrain è considerato uno degli artisti più innovativi della sua generazione; iniziò a dipingere nel 1944 per poi studiare architettura all’Università di Lima dal 1945 al 1949, anno in cui ricevette il Primo Premio. Il 15 maggio 1947, diversi artisti e architetti fra cui Jorge Piqueras, Sánchez Concha, Benjamïn Moncloa ed Emilio Rodrïguez Larrain pubblicarono il “Manifesto dell'Agrupación Espacio” (Manifesto del Gruppo Spaziale) sul giornale di Lima “El Comercio”, con lo scopo di mettere in discussione il tradizionalismo e sostenere che l'arte dovrebbe essere coerente con il presente.
L'ambiente era maturo per il cambiamento e Rodriguez-Larrain inizia a creare dipinti traendo ispirazione dalle fabbriche e dalle industrie, fortemente influenzato dalla geometria dell'arte precolombiana; nello stesso periodo, professori e studenti della “Escuela Nacional de Bellas Artes” (ENBA) evitarono la pittura figurativa e paesaggistica a favore di un universalismo geometrico che rispondeva al cubismo.
Istituzioni come la Galleria Lima, l'Istituto di Arte Contemporanea e riviste come “Espacio” e “Plástica” iniziarono a sostenere i nuovi artisti; il giornale di Lima “El Comercio” iniziò anche a pubblicare articoli settimanali sul lavoro degli artisti e le loro preoccupazioni.
Sebbene l'astrazione geometrica in Peru sia emersa parecchio tempo dopo la fioritura creativa negli Stati Uniti e in Europa, essa era estremamente importante non solo per lo sviluppo della cultura peruviana, ma anche per il dialogo artistico sulla scena internazionale: durante quegli stessi anni il movimento geometrico chiamato Mádi era scoppiato in Argentina. Questi artisti vissero lo smarrimento provocato dalle continue sollecitazioni sensoriali a cui l’uomo è sottoposto quotidianamente e testimoniarono il disagio di fronte a una realtà artificiale, rifuggendo totalmente all’universo dell’immagine costruita.
I suoi primi lavori si basavano su forme geometriche facendo riferimento all’arte tradizionale peruviana; successivamente, incorporando idee assorbite nei circoli artistici e intellettuali europei, facendo riferimento alla sua formazione come architetto, progetta sculture su larga scala, purtroppo non realizzate a causa dell'ascesa dell'ala armata del Partito Comunista Peruviano conosciuto come Sendero Luminoso.
Nell’equilibrio compositivo che la caratterizza, la pittura di Rodriguez-Larrain risente fortemente della lezione di Paul Klee, con il quale l’artista si sente in perfetta consonanza, ma il rigore e la misura dell’astrazione vengono mitigati dall’evocazione degli elementi della cultura e della natura peruviana: simboli, architetture, tessuti, colori, paesaggi. In tutto ciò vige sempre un’estrema libertà espressiva fedele alle intuizioni personali dell’artista e al suo profondo sentimento poetico.
La prima mostra personale di Emilio Rodriguez-Larrain risale al 1950 presso la Galleria di Lima e nel corso dello stesso anno iniziò a viaggiare in Sud America, Portogallo e Spagna; nel 1951 espone alla Galerias Biosca di Madrid; nel 1952 viaggia a Parigi, nei Paesi Bassi; nel 1954 scopre l’Italia e l’Europa dell’Est per poi fare ritorno a Parigi e studiare arte egiziana alla scuola del Louvre.
Nel 1955 Vince il Premio “Moncloa” del Museo d’Arte Moderna di Lima ed è invitato al Premio “Ciudad de Valencia” in Venezuela.
Nel 1957 torna in Italia per allestire una mostra personale alla Galleria Numero di Firenze; lo stesso anno partecipa al “XII Salon des Nouvelles Réalités” al Musée d’Art Moderne di Parigi firmandosi Emilio Rodriguez; l’anno seguente la Galleria B.A. Rasmussen di Copenaghen gli organizza un’altra personale a cui fanno seguito innumerevoli altre esposizioni a Milano (Galleria Montenapoleone, 1959; Galleria Il Milione, 1960; Galleria Lorenzelli, 1963), a Colonia (Galleria der Spiegel, 1960), a Berlino (Kunsthause di Charlottenburgh, 1960), a Bergamo (Galleria Lorenzelli, 1961), a New York (Staempfli Gallery, 1962), a Parigi (Galleria Neufville, 1962), a Jacksonville, USA (Cummer Gallery of Art, 1962), a Washington (Obelisk Gallery, 1963); nel 1960, nel 1964 e nel 1972 viene invitato alla Biennale di Venezia (si tratta della prima partecipazione peruviana) e nel 1961 al Premio Carnegie della Triennale di Pittsburgh. Del 1969 è la sua partecipazione al Salon de Mai di Parigi e del 1970 l’esposizione di alcune tele alla mostra “Pittori e scultori dell’America Latina” organizzata dall’Istituto Italo Americano di Roma.
Nel 1960 incontrò Marcel Duchamp con il quale nacque quella che sarebbe diventata una profonda amicizia tanto che vi è un aspetto del lavoro di Rodríguez-Larraín fortemente influenzato dal concetto “readymade” di cui Duchamp è notoriamente l’inventore.
Dal momento del loro incontro e dopo la sua morte, Duchamp ha influenzato drammaticamente Rodríguez-Larraín nell'arte e nella vita.
In un affascinante aneddoto, Herman Braun-Vega (un collega artista e amico di Rodríguez-Larraín) raccontò un torneo di scacchi a Llança riservato solo agli spagnoli: “..Rodríguez-Larraín ebbe l'idea di prendere sia Marcel Duchamp e Man Ray per competere e, dopo che i due si furono iscritti, cambiò i loro nomi in Manolo Rayo e Marcelo del Campo e disse che erano entrambi sordomuti, di modo che gli spagnoli non avrebbero potuto identificare il loro accento. Rodríguez-Larraín orchestrò tutto e Duchamp e Man Ray si piazzarono rispettivamente al 1º e al 2º posto.”
Tra gli anni 1959-60 nelle opere di Rodriguez-Larrain emergono dalla memoria i segni e i simboli evocativi dell’antica arte peruviana; il pittore scopre il senso e l’aspetto della terra amata realizzando composizioni vibranti e concrete al tempo stesso; le figure geometriche sono colme di segreta malinconia, gli accostamenti tonali comunicano eleganza intellettuale, finezza emotiva, unione tra fantasia e razionalità. Egli crea opere multiforme e inesauribili, seguendo il comportamento della natura; nella sensibilità visionaria di Rodriguez-Larrain c'è spazio sia per la creazione materiale che per presenze oggettive richiamando la precisione geometrica.
Egli è stato protagonista anche di importanti mostre recenti: nel 2016 il Museo MALI di Lima ha omaggiato Rodriguez-Larrain con un’importante retrospettiva comprendente oltre sessant’anni di opere; nel 2018 la Revolver Gallery (Lima, Peru) ha accostato i lavori di Jorge Eielson ed Emilio Rodriguez-Larrain; nei mesi di gennaio-febbraio 2020 l’artista è incluso nell’importante mostra collettiva organizzata dalla galleria Michelangelo insieme a tre artisti rappresentativi dell’arte peruviana: Jorge Eielson, Jorge Piqueras ed Emilio Rodriguez-Larrain; entrambi occupano posizioni fondamentali nella storia dell’arte, al punto che oggi la scena dell’arte contemporanea peruviana non si potrebbe immaginare senza la loro esistenza: questi artisti mostrano processi e traiettorie abbaglianti, un dialogo tra la cultura peruviana ed europea nel quale rifuggono totalmente all’universo dell’immagine costruita e della realtà artificiale.
Principali mostre personali:
Musei e luoghi di culto che conservano le sue opere:
Arte Moderno Museum, Trujillo, Peru
Istituto Cultural Peruano Norteamericano, Arequipa, Peru
MAC, Museo de arte contemporaneo, Lima
MALI, Museo de Arte de Lima, Lima
MoMA - Museum of Modern Art, New York
Bibliografia:
XXX Biennale internazionale d’arte, 1960; Metro 4/5 et alia, Milano, Stab. Poligr. Colombi, 1962; Rodriguez-Larrain, Galleria Lorenzelli, Milano, 1963
Fonti Web:
www.mali.pe; www.phillips.com; duchamp-and-rodriguez-larrain-friends-and-collaborators; artsandculture.google.com/asset/the-gold-of-peru-qk
L'ambiente era maturo per il cambiamento e Rodriguez-Larrain inizia a creare dipinti traendo ispirazione dalle fabbriche e dalle industrie, fortemente influenzato dalla geometria dell'arte precolombiana; nello stesso periodo, professori e studenti della “Escuela Nacional de Bellas Artes” (ENBA) evitarono la pittura figurativa e paesaggistica a favore di un universalismo geometrico che rispondeva al cubismo.
Istituzioni come la Galleria Lima, l'Istituto di Arte Contemporanea e riviste come “Espacio” e “Plástica” iniziarono a sostenere i nuovi artisti; il giornale di Lima “El Comercio” iniziò anche a pubblicare articoli settimanali sul lavoro degli artisti e le loro preoccupazioni.
Sebbene l'astrazione geometrica in Peru sia emersa parecchio tempo dopo la fioritura creativa negli Stati Uniti e in Europa, essa era estremamente importante non solo per lo sviluppo della cultura peruviana, ma anche per il dialogo artistico sulla scena internazionale: durante quegli stessi anni il movimento geometrico chiamato Mádi era scoppiato in Argentina. Questi artisti vissero lo smarrimento provocato dalle continue sollecitazioni sensoriali a cui l’uomo è sottoposto quotidianamente e testimoniarono il disagio di fronte a una realtà artificiale, rifuggendo totalmente all’universo dell’immagine costruita.
I suoi primi lavori si basavano su forme geometriche facendo riferimento all’arte tradizionale peruviana; successivamente, incorporando idee assorbite nei circoli artistici e intellettuali europei, facendo riferimento alla sua formazione come architetto, progetta sculture su larga scala, purtroppo non realizzate a causa dell'ascesa dell'ala armata del Partito Comunista Peruviano conosciuto come Sendero Luminoso.
Nell’equilibrio compositivo che la caratterizza, la pittura di Rodriguez-Larrain risente fortemente della lezione di Paul Klee, con il quale l’artista si sente in perfetta consonanza, ma il rigore e la misura dell’astrazione vengono mitigati dall’evocazione degli elementi della cultura e della natura peruviana: simboli, architetture, tessuti, colori, paesaggi. In tutto ciò vige sempre un’estrema libertà espressiva fedele alle intuizioni personali dell’artista e al suo profondo sentimento poetico.
La prima mostra personale di Emilio Rodriguez-Larrain risale al 1950 presso la Galleria di Lima e nel corso dello stesso anno iniziò a viaggiare in Sud America, Portogallo e Spagna; nel 1951 espone alla Galerias Biosca di Madrid; nel 1952 viaggia a Parigi, nei Paesi Bassi; nel 1954 scopre l’Italia e l’Europa dell’Est per poi fare ritorno a Parigi e studiare arte egiziana alla scuola del Louvre.
Nel 1955 Vince il Premio “Moncloa” del Museo d’Arte Moderna di Lima ed è invitato al Premio “Ciudad de Valencia” in Venezuela.
Nel 1957 torna in Italia per allestire una mostra personale alla Galleria Numero di Firenze; lo stesso anno partecipa al “XII Salon des Nouvelles Réalités” al Musée d’Art Moderne di Parigi firmandosi Emilio Rodriguez; l’anno seguente la Galleria B.A. Rasmussen di Copenaghen gli organizza un’altra personale a cui fanno seguito innumerevoli altre esposizioni a Milano (Galleria Montenapoleone, 1959; Galleria Il Milione, 1960; Galleria Lorenzelli, 1963), a Colonia (Galleria der Spiegel, 1960), a Berlino (Kunsthause di Charlottenburgh, 1960), a Bergamo (Galleria Lorenzelli, 1961), a New York (Staempfli Gallery, 1962), a Parigi (Galleria Neufville, 1962), a Jacksonville, USA (Cummer Gallery of Art, 1962), a Washington (Obelisk Gallery, 1963); nel 1960, nel 1964 e nel 1972 viene invitato alla Biennale di Venezia (si tratta della prima partecipazione peruviana) e nel 1961 al Premio Carnegie della Triennale di Pittsburgh. Del 1969 è la sua partecipazione al Salon de Mai di Parigi e del 1970 l’esposizione di alcune tele alla mostra “Pittori e scultori dell’America Latina” organizzata dall’Istituto Italo Americano di Roma.
Nel 1960 incontrò Marcel Duchamp con il quale nacque quella che sarebbe diventata una profonda amicizia tanto che vi è un aspetto del lavoro di Rodríguez-Larraín fortemente influenzato dal concetto “readymade” di cui Duchamp è notoriamente l’inventore.
Dal momento del loro incontro e dopo la sua morte, Duchamp ha influenzato drammaticamente Rodríguez-Larraín nell'arte e nella vita.
In un affascinante aneddoto, Herman Braun-Vega (un collega artista e amico di Rodríguez-Larraín) raccontò un torneo di scacchi a Llança riservato solo agli spagnoli: “..Rodríguez-Larraín ebbe l'idea di prendere sia Marcel Duchamp e Man Ray per competere e, dopo che i due si furono iscritti, cambiò i loro nomi in Manolo Rayo e Marcelo del Campo e disse che erano entrambi sordomuti, di modo che gli spagnoli non avrebbero potuto identificare il loro accento. Rodríguez-Larraín orchestrò tutto e Duchamp e Man Ray si piazzarono rispettivamente al 1º e al 2º posto.”
Tra gli anni 1959-60 nelle opere di Rodriguez-Larrain emergono dalla memoria i segni e i simboli evocativi dell’antica arte peruviana; il pittore scopre il senso e l’aspetto della terra amata realizzando composizioni vibranti e concrete al tempo stesso; le figure geometriche sono colme di segreta malinconia, gli accostamenti tonali comunicano eleganza intellettuale, finezza emotiva, unione tra fantasia e razionalità. Egli crea opere multiforme e inesauribili, seguendo il comportamento della natura; nella sensibilità visionaria di Rodriguez-Larrain c'è spazio sia per la creazione materiale che per presenze oggettive richiamando la precisione geometrica.
Egli è stato protagonista anche di importanti mostre recenti: nel 2016 il Museo MALI di Lima ha omaggiato Rodriguez-Larrain con un’importante retrospettiva comprendente oltre sessant’anni di opere; nel 2018 la Revolver Gallery (Lima, Peru) ha accostato i lavori di Jorge Eielson ed Emilio Rodriguez-Larrain; nei mesi di gennaio-febbraio 2020 l’artista è incluso nell’importante mostra collettiva organizzata dalla galleria Michelangelo insieme a tre artisti rappresentativi dell’arte peruviana: Jorge Eielson, Jorge Piqueras ed Emilio Rodriguez-Larrain; entrambi occupano posizioni fondamentali nella storia dell’arte, al punto che oggi la scena dell’arte contemporanea peruviana non si potrebbe immaginare senza la loro esistenza: questi artisti mostrano processi e traiettorie abbaglianti, un dialogo tra la cultura peruviana ed europea nel quale rifuggono totalmente all’universo dell’immagine costruita e della realtà artificiale.
Principali mostre personali:
- 1960
- Galleria Il Milione, Milano
- 1961
- Galleria Lorenzelli, Bergamo
- 1963
- Galleria Lorenzelli, Milano
- Obelisk Gallery, Washington D.C.
- 1965
- Staempfli Gallery, New York
- 1973
- Galleria Lorenzelli, Bergamo
- 1981
- Galería 9, Lima, Peru
- 1982
- Galería 9, Lima, Peru
- 1984
- Galería 9, Lima, Peru
- 1985
- “Skulpturenprojekte für die Anden”, Galerie im Kornerpark, Berlin, Germany
- 1986
- “Un cuarto de Escultura”, Galería Camino Brent, Lima, Peru
- 1987
- Institut für Auslandsbeziehungen (IFA) DAAD, Düsseldorf, Germany
- 1989
- Galería Camino Brent, Lima, Peru
- 1991
- Galería Camino Brent, Lima, Peru
- 1995
- Galería Forum, Lima, Peru
- 1999
- La Galería, Lima, Peru
- 2001
- La Galería, Lima, Peru
- 2002
- “Muestra Antológica 1982-2002”, Galería ICPNA Germán Krüger Espantoso, Lima, Peru
- 2006
- “XIV Bienal de Pintura Teknoquímica 2006, Muestra Antológica”, Galería ICPNA Germán Krüger Espantoso, Lima, Peru
- 2008
- “Emilio Rodríguez-Larraín y el Espíritu de la Modernidad, 1950-2008” Galería de
Arte del Cultural, Arequipa, Peru
- “Emilio Rodríguez-Larraín y el Espíritu de la Modernidad, 1950-2008” Galería de
- 2016
- “Emilio Rodriguez-Larrain, opere dal 1950 al 2010” - Museo de Arte de Lima - MALI, Lima
- 1969
- Twentieth Century Art from the The Nelson Aldrich Rockefeller Collection MoMA Museum of Modern Art, New York (USA)
- Festival International de la Peinture Chateau Musée, Cagnes sur Mer (Francia)
- 1970
- VIII Biennale de Menton Mentone (Francia)
- Vision 24, Istituto Italo-Latino Americano, Roma (Italia)
- 1971
- Prix Europe de peinture, Ostenda (Belgio)
- Latin America and Scandinavia, Kunsternes Hus, Oslo (Norvegia)
- Latin America and Scandinavia, Lund/Goteborg (Svezia)
- 1972
- 36a Biennale di Venezia - Esposizione Internazionale d'Arte - “Grafica d'oggi”, Venezia (Italia)
- IV Art Fair of Today, Bruges (Belgio)
- 1973
- Prix Europe de peinture, Ostenda (Belgio)
- 1977
- X Quadriennale Nazionale d'Arte «Artisti stranieri operanti in Italia» Palazzo delle Esposizioni, Roma (Italia)
- 1979
- La Biennale Italo Latino Americana di tecniche grafiche, Roma (Italia)
- 1982
- “Collettiva di contemporanei italiani e stranieri Ejelson-Rodriguez-Larrain- Piqueras” Galleria Michelangelo, Bergamo
- 1983
- “La pittura astratta” Galleria Michelangelo, Bergamo
- 1984
- Collage Collé (installazione), Galeria Forum, Lima (Peru)
- 1985
- Simposio de Escultura, Santo Domingo (Repubblica Dominicana)
- 1985-1987
- Bonn (Germania).
- Berlino (Germania).
- Amburgo (Germania).
- Colonia (Germania).
- 1987
- III Bienal de Arte de Trujillo, Trujillo (Peru)
- 1988
- XXIV Juegos Olimpicos, Seul (Corea)
- 1989
- Galeria Camino Brent. Lima (Peru)
- Bienal de Arte Fortaleza (Brasile)
- 1991
- II Bienal de Arte. Fortaleza (Brasile)
- Man Ray et ses amis (Man Ray and his Friends). Bunkamura Museum of Art Tokyo, (Giappone)
- Tsukuba Museum of Art,Ibaraki (Giappone)
- The Okayama Prefectural Museum of Art, Okayama (Giappone)
- Itami City Museum of Art, Itami (Giappone)
- Galeria Camino Brent, Lima (Peru)
- 1992
- “L'uomo e la sua Terra, opere degli anni '60”, Galleria Michelangelo, Bergamo
- “Keith Haring e pittura astratta America Europa—Anni ’60-‘70”, Centro Culturale S. Bartolomeo, Bergamo (organizzazione Galleria Michelangelo, Bergamo)
- Elite Fine Art, Coral Gables, Florida (USA)
- 1994
- Latin American Spectrum Elite Fine Art, Coral Gables, Florida (USA)
- 1995
- Galeria Forum, Lima (Peru)
- 1996
- Museo Rayo Roldanillo, Valle del Cauca (Colombia)
- 1998
- Elite Fine Art, Coral Gables, Florida (USA)
- Contemporaneidad del Arte Chancay. Bienal Cosapi de Arte y Empresa, Museo de arte de Lima, Lima (Peru)
- 2000
- Arte & R. Lima (Peru)
- 2002
- “Modernità storica – Anni ’60-‘70” Galleria Michelangelo, Bergamo
- De Abstracciones, informalismos y otras historias Galeria Kruger (dell’ICPNA), Lima (Peru)
- 2003
- Lima la ciudad y el desierto, Museo de arte de Lima (Sala de Arte Contemporaneo), Lima (Peru)
- 2004
- “Collettiva di artisti moderni e contemporanei italiani e stranieri del Novecento”, Galleria Michelangelo, Bergamo
- 2005
- Revelaciones: Poéticas apocalipticas en el arte peruano del fin del milenio, Museo de Arte de Lima, Lima (Peru)
- 30 settembre 2005 - febbraio 2006: Prima mostra della serie di quattro esposizioni intitolata Miradas de fin de siglo. - Lima (Peru), Museo de Arte de Lima: Constelaciones
- 2006
- “Miradas de fin de siglo. Revelaciones: Poéticas apocalípticas en el arte peruano” Museo de Arte de Lima - MALI, Lima
- 2007
- XIV Bienal de Pintura Teknoquimica Galeria German Kruger Lima (Peru)
- Cuatro Décadas de Arte en el Peru – 1960-2000, Museo de Artes Plasticas Buenos Aires (Argentina Lima, Peru) Adquisiciones y donaciones 2007.
- Mali Contemporaneo - Museo de Arte de Lima - MALI, Lima
- 2008
- Accostamenti - L'antico e il contemporaneo nella Museo Civico “Amedeo Lia”, Collezione Lia, La Spezia (Italia)
- 2010
- La verdad multiple - Francia y la plastica peruana del siglo XX Galeria L'Imaginaire Lima (Peru)
- “Musica Posible” - Centro Fundación Telefónica, Lima
- 2011
- BAF Arte fiera Bergamo Galleria Michelangelo, Bergamo
- 2012
- Lenguaje/Estructura/Territorio en la coleccion de arte contemporaneo del MALI , Museo de Arte de Lima Lima (Peru)
- 2013
- “Pittura sudamericana anni ’60-‘70 Emilio Rodriguez Larrain – Jorge Piqueras”, Galleria Michelangelo, Bergamo
- 2014
- Comparart Museo de la Nacion, Lima (Peru)
- 2015
- La otra margen: pintura geometrica en el Peru (1947-1958 ) Museo de arte de Lima, Lima (Peru) - MALI Contemporaneo.
- Adquisiciones y donaciones 2012-2014, Museo de arte de Lima, Lima (Peru)
- 2018
- “Trans / Cis / Jorge Eielson / Emilio Rodriguez-Larrain”, Revolver Galeria, Lima, Peru
- “Maestri dell’America latina / Eielson / Piqueras / Laske / Rodriguez Larrain”, Galleria Michelangelo, Bergamo
- 2020
- “Il magico potere delle forme nell'arte peruviana, Jorge Eielson - Jorge Piqueras -
Emilio Rodriguez Larrain - Opere dal 1950 al 1970” Galleria Michelangelo, Bergamo
- “Il magico potere delle forme nell'arte peruviana, Jorge Eielson - Jorge Piqueras -
Musei e luoghi di culto che conservano le sue opere:
Arte Moderno Museum, Trujillo, Peru
Istituto Cultural Peruano Norteamericano, Arequipa, Peru
MAC, Museo de arte contemporaneo, Lima
MALI, Museo de Arte de Lima, Lima
MoMA - Museum of Modern Art, New York
Bibliografia:
XXX Biennale internazionale d’arte, 1960; Metro 4/5 et alia, Milano, Stab. Poligr. Colombi, 1962; Rodriguez-Larrain, Galleria Lorenzelli, Milano, 1963
Fonti Web:
www.mali.pe; www.phillips.com; duchamp-and-rodriguez-larrain-friends-and-collaborators; artsandculture.google.com/asset/the-gold-of-peru-qk
